Lettori fissi
venerdì 26 gennaio 2024
28/01/2024 CRERO SAN ZENO
giovedì 18 gennaio 2024
CIASPOLATA
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Domenica, profitteremo della giornata di sole e della neve per una camminata con le ciaspole in Lessinia, da Camposilvano, al rifugio Lausen
Itinerario: Camposilvano 1166, Valle delle Sfingi1220, Malga Buse 1305, Norderi 1333, Malga Sengio Rosso 1296, Rifugio Lausen 1202. Il ritorno è sullo stesso percorso
Distanza: km 9 circa
Dislivello: m.300
Pranzo al sacco o presso il rifugio Lausen, prenotando al
📞0458445198 oppure 3356395415
Rientro alle ore 17,30 circa
Meteo: Sole, gradi
Sono richieste: calzature da trekking alte alla caviglia, ciaspole, bastoncini, e ramponi.
Ritrovo: Ponte Florio, parcheggio del supermercato EUROSPIN alle ore 10,15, partenza alle ore 10,30
Itinerario in auto: km 30, Montorio, Trezzolano, San Rocco, San Vitale, Velo, direzione San Giorgio, Camposilvano
mercoledì 17 gennaio 2024
REGOLE DI BUON COMPORTAMENTO SUI SENTIERI DI MONTAGNA
Come camminare sui sentieri senza lasciare tracce: consigli per fare trekking sostenibili
Rispettiamo l’ambiente e il prossimo quando siamo sui sentieri di montagna. Il turismo outdoor è sempre più diffuso e per questo è ancor più importante che ciascuno impari a rispettare i territori e gli ambienti visitati. Ecco alcuni suggerimenti per camminare senza lasciare traccia
Il traffico, l’inquinamento acustico, le email e le notifiche del cellulare sono stimoli costanti che sottopongono il nostro cervello a stress e tensione costante.
La natura e il cammino sono ottimi rimedi per curarlo.
La medicina ha ormai accertato che praticare camminare nella natura riduce il c.d. effetto brooding, termine che indica una sorta di ruminazione nervosa sintomo di problemi come ansia e depressione.
Se siete tra quelli che amano andare per sentieri a piedi o in bicicletta vi sarete però accorti che è sempre più difficile trovare aree totalmente incontaminate senza tracce dell’uomo.
Insomma anche la natura sta diventando sempre più “affollata”, circostanza testimoniata dal crescente numero di incidenti in montagna, spesso provocati da inesperienza e impreparazione.
Cerchiamo di non fraintendere, un maggior numero di amanti dell’outdoor è senz’altro positivo per molti motivi.
Primo fra tutti una maggiore sensibilità verso la natura e l’ambiente, c’è poi il miglioramento della salute di una popolazione più “mobile” e la riscoperta di una forma di turismo più consapevole e sostenibile.
Dobbiamo però fare uno sforzo importante, quello di non trasformare la montagna in una nuova città.
Capita sempre più spesso di percorrere un bel sentiero in mezzo ai boschi e trovare almeno una tra queste cose: cartacce, bottigliette, resti di un fuoco, confezioni di cibo.
Questa è l’unica nota negativa di questo amore per l’outdoor, ma non è qualcosa di irreparabile, si può rimediare, basta un minimo di buona volontà.
Iniziamo col fare un elenco delle cose cui dovrebbe stare attento un trekker responsabile per minimizzare l’impatto del suo passaggio.
Rimanere sul sentiero
I sentieri di montagna non sono tracce casuali, ma sono stati creati pensando alla stabilità e alla sicurezza del suolo che attraversano, evitando i punti più delicati e pericolosi.
Ecco perché è importante evitare di spingersi all’avventura su crinali o dentro i boschi.
Camminando fuori dal tracciato si potrebbero attraversare ecosistemi delicati oppure aree particolarmente friabili e questo potrebbe danneggiare formazioni rocciose e mettere a rischio l’incolumità di chi si troverà a seguire le vostre tracce.
Ecco perché è sempre meglio evitare anche di seguire tracce e sentieri secondari.
Camminare in gruppo è bello, ma senza esagerare
Il cammino, se fatto in compagnia, aiuta a cementare i rapporti: un’ora passata insieme a camminare senza le distrazioni della modernità vale doppio, è più intensa e vera di molte altre esperienze.
Però una folla di più di dieci persone potrebbe provocare dei danni passando su piccoli sentieri di montagna, meglio sempre rimanere sotto questo numero quando si organizzano dei gruppi.
Se si è in tanti disporsi in fila indiana con non più di due o tre persone affiancate, per così da riuscire a passare tutti sul tracciato del sentiero senza calpestare alte aree limitrofe.
Stare a distanza dalle fonti d’acqua
L’acqua è un bene comune ed essenziale, specie nelle aree naturali in cui vive anche la fauna selvatica che le utilizza come fonti di abbeveramento.
L’idea di accamparsi lungo un corso d’acqua potrebbe affascinare, in particolare se dobbiamo passare una notte in tenda.
La nostra presenza però potrebbe infastidire gli animali che, spaventati dalla presenza umana, potrebbero sentirsi minacciati fino a considerare quella fonte d’acqua non più sicura per loro.
Per questo è bene fermarsi sempre a una certa distanza da laghetti e ruscelli, evitando di lasciare troppe tracce del nostro passaggio.
Una cosa da evitare assolutamente è utilizzare il corso d’acqua come lavastoviglie o lavatrice.
Se dobbiamo pulire qualche attrezzatura cerchiamo di prendere un po’ d’acqua e di utilizzarla poi a distanza dal corso d’acqua, così da evitare contaminazioni.+
Non raccogliere nulla
Lo abbiamo fatto tutti almeno una volta, non solo in montagna ma anche al mare.
Mai portare via fiori, piante, pietre, rami o sabbia dall’ambiente naturale, questo potrebbe creare dei danni all’equilibrio delle aree naturali.
Una valle, un bosco o una prateria sono ecosistemi complessi e in un equilibrio che può essere mutato anche da gesti per noi insignificanti, come portare via un fiore.
Inoltre, bisogna ricordare che quel sentiero sarà percorso nell’arco di un anno da centinaia di persone che potrebbero avere la stessa “tentazione”.
Occhio all’abbigliamento
Sembra paradossale ma si è scoperto che il materiale con cui sono creati alcuni capi di abbigliamento tecnico per l’outdoor e il trekking sono trattati con sostanze chimiche dette PFC (Perfluorocarburi).
Preparati chimici che sono pericolosi non solo per chi indossa i capi di abbigliamento e li lavora ma soprattutto per l’ambiente.
Infatti i PFC sono utilizzati per impermeabilizzare le membrane e sono sostanze molto pericolose per l’ambiente e gli organismi viventi, infatti si diffondono nell’atmosfera e nell’acqua.
La loro persistenza ne rende difficile la degradazione da parte dei processi naturali, consentendone la diffusione su tutto il globo con una permanenza di diverse centinaia di anni!
Un problema serio che vede coinvolta in prima linea Green Peace che sta portando una battaglia contro quei brand che ancora utilizzano questa sostanza nei loro processi produttivi.
Per vivere a impatto zero è importante scegliere con cura quello che si indossa quando si va nella natura per ridurre il proprio impatto ambientale.
Ovvio che tutto questo riferito ad una persona può avere conseguenze trascurabili, ma se si considerano le centinaia di migliaia di persone che, solo in Italia, si dedicano alle attività outdoor ogni anno, le dimensioni del fenomeno possono esser ben diverse.
Non lasciare nulla in giro
Il significato di nulla in questo caso è letterale, ovviamente nessuno, che abbia a cuore l’ambiente, si sognerebbe di abbandonare sul sentiero cartacce, plastica o le confezioni del cibo.
Molti di più però sottovalutano il pericolo dei residui organici, come bucce di mele o banane (ci mettono 2 mesi per decomporsi), o resti di cibo lavorato che può essere pericoloso per la fauna selvatica.
Proprio gli animali selvatici, come per esempio gli scoiattoli, non devono mai essere nutriti dagli umani perché il nostro cibo lavorato non è adatto al loro organismo e potrebbe fargli male.
Inoltre, specie nelle aree più frequentate, possono diventare dipendenti e non essere più in grado di procurarsi cibo da soli.
Non accendere fuochi
Ogni estate purtroppo i telegiornali sembrano bollettini di guerra, incendi che distruggono ettari di bosco e natura, una delle minacce più gravi per l’ambiente e la biodiversità.
Il fuoco è un elemento naturale potentissimo e difficilmente controllabile.
È molto facile che una piccola fiamma possa crescere improvvisamente, a causa di una folata di vento o di una nostra distrazione.
Le conseguenze di un incendio sono incalcolabili per questo, a meno che non sia strettamente necessario, la cosa migliore è evitare di accendere fuochi nei boschi.
martedì 16 gennaio 2024
10/02/2024 FESTA DI CARNEVALE
Festeggeremo il carnevale, sabato 10 Febbraio, ospiti dell'Osteria Le Piere, via Emanuele Nicolini, 43 Mizzole (VR)📞04557114370
Menù
Antipasto: Polenta con funghi, polenta con salame, polenta con gorgonzola
Bis di primi: Gnocchi di patate al gorgonzola e tagliatelle al ragù
Verdure, Finocchi gratinati patate arrosto, verdure miste cotte e crude
Vino acqua
Dolce: galani e frittelle, accompagnati da vino dolce
Costo € 27 per un massimo di 24 persone, costo € 25 per più di 25 persone
La cena avrà inizio alle ore 20,30
E' gradito abbigliamento adeguato alla serata (maschera)
Ci sarà la premiazione della maschera più originale ( non più bella), abbinata ad una lotteria
Ritrovo direttamente da Le Piere, alle ore 20
Dare adesione entro Mercoledì 7/02 a Rosa Varallo
📞3483921029 con messaggio WhatsApp, con nome e cognome di tutti i partecipanti
21/01/2024 SAN ROCCO - PRUN
Escursione in Valpolicella da San Rocco 500 a Prun 523
La partenza sarà dalla piazza di San Rocco, prenderemo il sentiero n. 231 fino a Mondrago 610, poi il sentiero 252 fino a Santa Cristina, poi un breve tratto di asfalto su strada secondaria fino a Prun 523
Pausa pranzo al sacco o presso la trattoria/pizzeria La Lumiere via Ponzeio 5 📞0457525472
Chi desidera mangiare presso La Lumiere, dovrà prenotare telefonando e facendosi aggiungere al tavolo di Rosa Varallo
Il ritorno a San Rocco sarà sullo stesso percorso dell'andata
Itinerario nuovo potrà esserci qualche indecisione
Distanza km 6,300 + 6,300 circa
Dislivello m 250 circa
Rientro a San Rocco alle ore 17/17,30
Meteo: Sole/poco nuvoloso, temperatura 3/6 gradi
Ritrovo al parcheggio di fronte al Famila alle ore 9,45, partenza alle ore 10
Itinerario in auto: Arbizzano, Pedemonte, Marano, San Rocco. km 17
II ritrovo in piazza a San Rocco alle ore 10,30
Avvertenza importante
domenica 14 gennaio 2024
19/01/2024 SERATA IN PIZZERIA
Il nostro appuntamento mensile in pizzeria, a Gennaio sarà alla pizzeria "Da Pino", in piazza Bra 20, Verona 📞045 8531191
Menù alla carta, ognuno pagherà in base alla consumazione
Ritrovo in pizzeria alle ore 20,15
Dare adesione a Rosa Varallo 📞3483921029 entro Mercoledì 17, con messaggio anche WhatsApp con nome e cognome
venerdì 12 gennaio 2024
!4/01/2024 MARANO - SAN ROCCO
Escursione in Valpolicella, da Marano 304, a San Rocco 515
percorso panoramico sulla valle di Marano e Fumane, attraverso vigneti e boschi. Percorso non particolarmente impegnativo, si svolge al 90% su sterrato.
Distanza km 4+4 circa
Dislivello 300 m circa
Pranzo al sacco o presso la trattoria di San Rocco
Meteo Sole/nuvoloso, temperatura 3/5 gradi
Rientro a Marano per le ore 17/17,30
Ritrovo al parcheggio di fronte al Famila in via Ca di Cozzi, alle ore 9,45, partenza alle ore 10
II appuntamento a Marano alle ore 10,30
Itinerario in auto: Arbizzano, Pedemonte, Valgatara, Marano Km 14
Si può parcheggiare vicino al municipio
Avvertenza importante







