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domenica 19 maggio 2013

19/22/5/2013 CINEMA


IL GRANDE GATSBY
Di B. Luhrmann, con L. di Caprio, I. Fischer, C. Mulligan, T. Maguire - Drammatico
  MULTISALA RIVOLI - Piazza Brà - Verona (VR)
  Ve 17/05, Sa 18/05, Lu 20/05, Me 22/05 - Orari: 16.45 - 20.00 - 22.40.
  FIUME - Vicolo Cere - Verona (VR)
  Ve 17/05, Sa 18/05, Lu 20/05 - Orari: 16.00.
  Do 19/05 - Orari: 15.30.
  Me 22/05 - Orari: 18.15 - 21.15.




Grande Gatsby | RECENSIONE, RIFLESSIONI, TRAMA, TRAILER

Il grande Gatsby, quarta riedizione  cinematografica del romanzo di Francis Scott Fitzgerald, un film con un ottimo Leonardo Di Caprio. 
Bistrattato dalla critica, questo lavoro del regista Baz Luhrmann, riesce pienamente a rendere le  atmosfere Americane degli anni venti; di quell’America ricca e stravagante, un mondo dei super ricchi dove regna il  boom della borsa, e del gioco d’azzardo. Ma anche e, soprattutto, lo spirito sognatore di uno stravagante miliardario innamorato e straordinariamente “limpido” nei propri sentimenti e nei propri sogni.


Il grande Gatsby Grande Gatsby | RECENSIONE, RIFLESSIONI, TRAMA, TRAILER

Grande Gatsby, Leonardo Di Caprio, alle prese col personaggio che  rese famoso Robert Redford.

Il grande Gatsby è da considerare un ottimo film, ciò nonostante è stato attaccato dalla  maggior parte della Critica per via dell’esagerato sfarzo, quasi una celebrazione della più grandi Griffe di moda e dello sfarzo più sfrenato celebrato in tutto e per tutto…
Si, forse rispetto alla precedente versione  cinematografica del 1974 che  consacrò i due  principali attori: Robert Redford e Mia Farrow rispettivamente nei due ruoli principali di Gatsby (R. Redford) e Daisy ( interpretato splendidamente da Mia Farrow).
Trovo però, che, come  poche critiche hanno saputo evidenziare, questo ultimo film della serie: Il grande Gatsby, cattura perfettamente l’essenza del romanzo. Quella che  sfugge alle  paradisiache  feste, quella che lo “stralusso” non riesce a vedere, quella che  rende il personaggio di Francis Scott Fitzgerald, un romantico e positivo sognatore. E tutto questo, come  nel romanzo, è sviscerato in modo superbo dalla sceneggiatura ma  soprattutto dai dialoghi della “voce narrante” del romanzo, che  qui, è interpretata da Tobey Maguire che ci presenta, la figura chiave per capire l’essenza del grande Gatsby. Nick Carraway, che nel romanzo ha funzione di narratore, appare come  un personaggio di “osservatore” ma  anche di una persona fortemente coinvolta dallo spirito del grande Gatsby, l’unica che  riesce ad avere un vero contatto d’amicizia con lui.
Una  frase, più di tutte è significativa del tutto, l’ultima frase che  Nick pronuncia a Gatsby, al grande Gatsby: “tu vali da solo molto di più di quanto possano valere tutti quanti loro”. Ed è proprio Nick a scoprire l’essenza di questo strano personaggio che  rincorre un sogno, questo Gatsby, questo grande Gatsby, apparentemente pieno di centinaia  di amici, ma  realmente solo. Solo a rincorrere un sogno d’amore, forse irraggiungibile, non per il fatto in se stesso ma  per la “piccolezza” di Daisy. Piccolezza meschina  ma anche paura di affrontare decisioni importanti, tanto, come  lei stessa dice: per una  donna  è meglio essere bella e stupida…conviene.  Nick, tutto questo, lo coglie  perfettamente e ce la descrive verso la fine  del film.
Nick descrive il grande Gatsby ed il suo sogno, un sognatore , forse un visionario, capace di vedere una luce verde, illuminare, all’imbrunire, il cielo dall’altra parte della baia dove abita appunto Daisy, una  luce come  meta…
Nck, voce narrante nel libro e personaggio nel film quasi osservatore, ce lo descrive così:
« Gatsby credeva nella luce verde, il futuro orgiastico che anno per anno indietreggia davanti a noi. C’è sfuggito allora, ma non importa: domani andremo più in fretta, allungheremo di più le braccia … e una bella mattina…
Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato. »

Ecco, purtroppo, mentre Di Caprio, personalmente trovo che  ne esca splendidamente nell’interpretare il ruolo del grande Gatsby, come  pure Tobey Maguire nel ruolo di Nick, per quanto riguarda la figura di Daisy siamo davvero in alto mare. Certo, mi rendo conto che , per una  figura, apparentemente confusa e forse apparentemente sognatrice, occorreva davvero un’interpretazione quasi stralunata e poco incisiva ma,  certamente, questo non era avvenuto nella  precedente trasposizione  cinematografica con Mia Farrow. Qui, per Daisy, si è scelta l’attrice  Carey Mulligan e, devo dire, non certo con superficialità ma solo dopo un lungo esame  sulle varie  possibilità. Se devo essere sincero, avrei di gran lunga voluto vedere interpretare il ruolo di Daisy da  Scarlett Johansson alla quale comunque, questo ruolo, era stato proposto.
Il ruolo di Daisy, così, in realtà meschino e per nulla  all’altezza di prendere una  vera decisione, avrebbe dovuto essere interpretato forse, proprio perché così “ambiguo, con più “convinzione”  e personalità di scena…
Ecco , questo è l’unico reale  ”appunto” negativo che  faccio a questa quarta trasposizione  cinematografica di questa bella  opera. Appunto che, nella  precedente versione  cinematografica degli anni ’70, non avrei certo fatto. Quella trasposizione cinematografica, oltre che più completa nella sceneggiatura, risulta, per questo ruolo femminile, di gran lunga più approfondita.
Per altri versi, la figura di Gatsby risulta, in questa ultima  pellicola, molto più enfatizzata nell’aspetto dell’innamorato “sognatore”.
Ma comunque sia, questo film Il grande Gatsby è ottimo, un film che  lascia, dopo la  sua visione , quel retrogusto di amaro che  giustamente dovrebbe lasciare, un film che  punta all’esposizione  di uno spirito sognatore, uno spirito, quello di Gatsby che  riesce appieno ad essere evocato a tal punto da risultare, con l’interpretazione del bravo Di Caprio, l’unico vero personaggio “pulito” di tutto il film…
E questo, proprio nel finale lo si percepisce appieno, grazie anche  all’ottimo lavoro, nella sceneggiatura,  dei dialoghi di Nick, l’unico che  forse, ne rimane  molto sconvolto proprio perché ha avuto modo di  conoscere affondo il Gatsby, anzi, il grande Gatsby.
Il finale comunque, presenta diverse parti mancanti rispetto alla precedente pellicola degli anni ’70 che  percorreva, nella sceneggiatura, il romanzo più approfonditamente. Il tutto si nota, maggiormente, appunto nel finale  di quest’ultimo grande Gatsby dove non compare la figura paterna  di Gasby e neppure l’epilogo di Daisy e di suo marito e del loro voler far finta che nulla sia successo…
Qui, invece, abbiamo molto spazio introspettivo: il raggio verde del faro della villa di Daisy il raggio della torcia del porticciolo che  guida i sogni del Gatsby sognatore…

Il grande Gatsby TRAMA:

Il film racconta la storia di un aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’ allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di drammaticità. 
USCITA CINEMA: 16/05/2013
GENERE: Drammatico
REGIA: Baz Luhrmann
SCENEGGIATURA: Baz Luhrmann, Craig Pearce
ATTORI:
Leonardo Di Caprio, Carey Mulligan, Tobey Maguire, Isla Fisher, Joel Edgerton, Gemma Ward, Callan McAuliffe, Amitabh Bachchan, Jason Clarke, Daniel Newman, Jack Thompson, Jacek Koman, Elizabeth Debicki
Ruoli ed Interpreti 
FOTOGRAFIA: Simon Duggan
MONTAGGIO: Jason Ballantine
PRODUZIONE: Bazmark Films, Red Wagon Productions
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia
PAESE: Australia, USA 2013
DURATA: 144 Min
FORMATO: Colore 3D 
SOGGETTO:
Tratto dall’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald.

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