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venerdì 16 dicembre 2016

18/12/2016 ESCURSIONE



Forte Monte

Forte Monte
ForteMonteBN.jpg
Scala all'interno del forte
Ubicazione
Stato Austria-Ungheria Austria-Ungheria
Stato attuale Italia Italia
Città Sant'Ambrogio di Valpolicella Verona Verona
Coordinate 45°34′01.3908″N 10°49′51.4092″ECoordinate: 45°34′01.3908″N 10°49′51.4092″E (Mappa)
Mappa di localizzazione: Nord Italia
Forte Monte
Informazioni generali
Tipo Fortezza
Altezza 410 m
Termine costruzione 1849 - 1852
Materiale Rosso ammonitico
Primo proprietario Imperial regio Esercito
Condizione attuale In rovina
Informazioni militari
Utilizzatore Impero austro-ungarico
voci di architetture militari presenti su Wikipedia
Il Forte di Monte chiamato anche Forte Mollinary, è una fortezza edificata dagli austriaci tra il 1849 e il 1852. Si trova a picco sulla Valle dell'Adige nella frazione di Monte nel comune di Sant'Ambrogio di Valpolicella.
Dismesso, in seguito anche ad una esplosione che lo ha fortemente mutilato, versa ora in stato di abbandono.

Indice

Storia


Interno del forte ormai in completo abbandono
Il forte venne edificato tra il 1849 e il 1852 allo scopo di proteggere il confine austriaco, in particolare nella zona strategica della stretta dell'Adige dove passano la strada del Brennero e la ferrovia. Allo scopo, insieme al forte Monte, erano stati edificati anche il forte Wohlgemuth a Rivoli Veronese e il forte Hlawaty a Ceraino (frazione di Dolcè).
La costruzione fu voluta dal feldmaresciallo Radetzky e faceva parte di un più ampio progetto di fortificazione di Verona e territori limitrofi. Come tutti gli altri forti della zona fu progettato dall' Imperiale Regio Ufficio delle Fortificazioni di Verona e i lavori furono diretti dal Genio Militare.
Il forte fu intitolato al generale austriaco Anton von Mollinary.
Nel 1866, con l'annessione del Veneto al Regno d'Italia, il forte passò di mano al Regio Esercito. Un'apposita commissione ministeriale lo valutò, insieme alle altre fortificazioni della zona, come idoneo e strategicamente valido e perciò nel 1884 si provvide ad ammodernarlo e ad invertire il tiro dell'artiglieria da sud a nord. Da questo momento assunse il nome di Forte Monte.
Sebbene gli abitanti del luogo convengano che nel 1945, il forte fu semidistrutto dallo scoppio delle polveri abbandonate dai soldati tedeschi in fuga, scrutando attentamente i danni subiti dalla struttura, si conviene che il forte fu oggetto di cannoneggiamento che determinò il crollo del muro perimetrale NORD all'interno del forte e ad altri danni facilmente riscontrabili mettendosi nella traiettoria dei proietti, che prima distrussero le mura esterne per poi demolire le mura interne abbattendone la maggior parte. Molto probabilmente gli artefici furono le truppe anglo-americane che avvicinandosi all'ingresso della Val Lagarina da Verona, ingaggiarono il forte per evitare possibili attacchi da quella posizione.

Engage of U.S. Artillery in 1944 of Fort Monte/Mollinary
La zona di Ceraino fu soggetta a pesanti bombardamenti, se il forte fosse stato oggetto di bombardamento aereo si sarebbe creato un cratere come fu per il forte Parona che venne bombardato e le polveri esplodendo crearono un cratere di notevoli dimensioni. E dato che la via di fuga che passa per il forte Hawlaty o Ceraino conduce direttamente nella zona bombardata, è plausibile che il forte in realtà venne abbandonato prima dell'arrivo delle truppe alleate. Ora, di proprietà privata, versa in stato di profondo abbandono.

Struttura e caratteristiche


Interno del cortile del forte. Si vede l'ingresso verso la batteria frontale in forma di casamatta
Il forte è stato costruito interamente in conci di pietra locale di Sant'Ambrogio e in particolare di rosso ammonitico. Dovendo adattarsi alle asperità del terreno, la pianta del forte risulta essere molto irregolare. Esso si trova, infatti, su uno sperone roccioso nel fianco del Monte Pastello, sul fianco sinistro della vallata dell'Adige, a 410 m. di altezza, poco fuori dall'abitato di Monte, frazione di Sant'Ambrogio di Valpolicella.
L'edificio è costituito fondamentalmente da due batterie: una frontale diretta verso ovest in forma di casamatta e una adiacente con postazioni scoperte (in Barbetta) per l'artiglieria.
La batteria frontale presenta, al piano superiore, 5 feritoie per artiglieria e al piano inferiore altre per la fucileria. Al livello del cortile trovavano posto pezzi di artiglieria da campagna.
In direzione sud si trovano ulteriori due postazioni di artiglieria scoperte. A ulteriore difesa del forte è presente un fossato largo circa 3 metri e profondo 2. Si accedeva alla costruzione mediante un ponte levatoio.
L'edificazione del forte è stata caratterizzata da un'esecuzione particolarmente accurata che ha messo in evidenza particolari di valore artistico.
Il forte era ed è tuttora raggiungibile tramite una strada militare che sale da Ceraino e, dopo aver attraversato l'omonimo forte, sale ripida e stretta fino a qui. La strada poi prosegue verso est per poche centinaia di metri, fino ad arrivare all'abitato di Monte. Tutti i forti erano perciò collegati, anche grazie ad un passaggio sul fiume Adige che permetteva il collegamento con il forte Wohlgemuth di Rivoli Veronese.

Presidio di guerra e armamento


Strada militare che raggiunge il forte
La guarnigione ospitata nel forte in tempo di guerra, poteva essere così costituita:
Tutta l'opera poteva contenere 24 bocche da fuoco. Nel 1866 era armato con circa 20 pezzi di artiglieria di vario calibro, alcuni posti in barbetta, altri in casamatta, altri ancora di riserva da posizionare secondo le esigenze.
Riassumendo, il forte disponeva del seguente armamento principale:
  • Cinque pezzi da 120 mm o 210 mm a retrocarica
  • Dodici pezzi da campagna.
E da un armamento secondario:

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