Forte Monte
Forte Monte
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Scala all'interno del forte
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Ubicazione | |
Stato | Austria-Ungheria |
Stato attuale | Italia |
Città | Sant'Ambrogio di Valpolicella Verona |
Coordinate | 45°34′01.3908″N 10°49′51.4092″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Fortezza |
Altezza | 410 m |
Termine costruzione | 1849 - 1852 |
Materiale | Rosso ammonitico |
Primo proprietario | Imperial regio Esercito |
Condizione attuale | In rovina |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Impero austro-ungarico |
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Dismesso, in seguito anche ad una esplosione che lo ha fortemente mutilato, versa ora in stato di abbandono.
Indice
Storia
La costruzione fu voluta dal feldmaresciallo Radetzky e faceva parte di un più ampio progetto di fortificazione di Verona e territori limitrofi. Come tutti gli altri forti della zona fu progettato dall' Imperiale Regio Ufficio delle Fortificazioni di Verona e i lavori furono diretti dal Genio Militare.
Il forte fu intitolato al generale austriaco Anton von Mollinary.
Nel 1866, con l'annessione del Veneto al Regno d'Italia, il forte passò di mano al Regio Esercito. Un'apposita commissione ministeriale lo valutò, insieme alle altre fortificazioni della zona, come idoneo e strategicamente valido e perciò nel 1884 si provvide ad ammodernarlo e ad invertire il tiro dell'artiglieria da sud a nord. Da questo momento assunse il nome di Forte Monte.
Sebbene gli abitanti del luogo convengano che nel 1945, il forte fu semidistrutto dallo scoppio delle polveri abbandonate dai soldati tedeschi in fuga, scrutando attentamente i danni subiti dalla struttura, si conviene che il forte fu oggetto di cannoneggiamento che determinò il crollo del muro perimetrale NORD all'interno del forte e ad altri danni facilmente riscontrabili mettendosi nella traiettoria dei proietti, che prima distrussero le mura esterne per poi demolire le mura interne abbattendone la maggior parte. Molto probabilmente gli artefici furono le truppe anglo-americane che avvicinandosi all'ingresso della Val Lagarina da Verona, ingaggiarono il forte per evitare possibili attacchi da quella posizione.
Struttura e caratteristiche
L'edificio è costituito fondamentalmente da due batterie: una frontale diretta verso ovest in forma di casamatta e una adiacente con postazioni scoperte (in Barbetta) per l'artiglieria.
La batteria frontale presenta, al piano superiore, 5 feritoie per artiglieria e al piano inferiore altre per la fucileria. Al livello del cortile trovavano posto pezzi di artiglieria da campagna.
In direzione sud si trovano ulteriori due postazioni di artiglieria scoperte. A ulteriore difesa del forte è presente un fossato largo circa 3 metri e profondo 2. Si accedeva alla costruzione mediante un ponte levatoio.
L'edificazione del forte è stata caratterizzata da un'esecuzione particolarmente accurata che ha messo in evidenza particolari di valore artistico.
Il forte era ed è tuttora raggiungibile tramite una strada militare che sale da Ceraino e, dopo aver attraversato l'omonimo forte, sale ripida e stretta fino a qui. La strada poi prosegue verso est per poche centinaia di metri, fino ad arrivare all'abitato di Monte. Tutti i forti erano perciò collegati, anche grazie ad un passaggio sul fiume Adige che permetteva il collegamento con il forte Wohlgemuth di Rivoli Veronese.
Presidio di guerra e armamento
- 3/4 di compagnia di fanteria.
- da 95 a 105 artiglieri.
Riassumendo, il forte disponeva del seguente armamento principale:
- Cinque pezzi da 120 mm o 210 mm a retrocarica
- Dodici pezzi da campagna.
- 2 mortai
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