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lunedì 25 giugno 2018

3/7/2018 CAMMINATA DEL MARTEI'


Risultati immagini per Foto di Parona verona
Camminata quasi al chiaro di luna da Parona a Settimo di Pescantina
Ritrovo a Parona, di fronte alla gelateria "La parona del gelato",
alle ore 20,45 partenza alle ore 21 
La camminata viene organizzata, per fare un percorso in compagnia e per godere del fresco serale, su un itinerario non consiglabile di sera da soli.
E' consigliato di indossare scarpe e abbiglamento comodo, di portare una bottiglietta d'acqua, e una torcia
Chi organizza, non si assume nessuna responsabilità,per eventuali inconvenienti che si possono verificare durante il percorso
In caso di condizioni meteo incerte consultare il blog la sera del martedì dopo le ore 20

La navigazione in discesa sfruttava ovviamente la forza della corrente; per risalire il fiume si doveva invece ricorrere al traino delle imbarcazioni (con cavalli o buoi), faticoso e complesso. Ci si serviva di una strada apposita che seguiva l’Adige lungo la sua riva sinistra: la via alzaia, detta anche “dell’attiraglio” o, più comunemente, "cavalara", sulla quale camminavano gli animali da traino guidati dai "cavalanti". La strada, che costeggiava il fiume per gran parte del suo corso, dalla foce fino a Bronzolo (poco a sud di Bolzano), era larga circa due metri, elevata rispetto al livello di media portata e per lunghi tratti sostenuta da robusti muri, fatti coi ciottoli ricavati dal greto del fiume. In certi punti essa si allontanava per alcuni metri dalla riva o si sviluppava per un breve tratto a “mezzo argine”, con scarpate piuttosto ripide. In altri si interrompeva brevemente per riprendere l’assetto tipico poco dopo, e ciò avveniva all’interno delle mura delle città, dove sorgevano edifici lungo la riva, o presso la foce dei Progni, i torrenti e fiumicelli che riversavano le loro acque nel corso principale. Nel nostro Museo è esposto un plastico che mostra il traino di una imbarcazione (una "panciana") lungo un tratto della riva di Pescantina. Le funi tirate da due cavalli sono tese sopra il tetto di un mulino galleggiante, mentre i barcaioli che conducono la barca azionano remo e timone per poterlo superare senza inconvenienti. In caso di difficoltà potrà intervenire anche il mugnaio, utilizzando un lungo palo munito di gancio all’estremità ("l’anghér").

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