Passeggiata in corso Portoni Borsari e corso Sant'Anastasia per ammirare le Creazioni Tessili in mostra nelle vetrine.
Per chi è interessato si può concludere la serata in pizzeria
Ritrovo ore 15,30 a Portoni Borsari
A settant’anni dalla morte (Verona, 1858-1942), la Galleria d’Arte Moderna presenta al pubblico veronese uno spaccato della ricerca di Angelo Dall’Oca Bianca: una delle personalità artistiche più apprezzate dalla città di Verona, a cui il pittore, a sua volta, attestò sempre il proprio amore, dedicandole gran parte della vita e delle opere.
Non è un caso che, alla sua morte, egli nominasse ed istituisse come “erede universale” proprio il Comune di Verona, affinché le proprie opere venissero raccolte ed esposte in una Galleria in modo che, egli scrisse: “... la luce dall’alto le illumini tutte senza risparmio… Luce luce luce, dunque, tanta luce”.
Non è un caso che, alla sua morte, egli nominasse ed istituisse come “erede universale” proprio il Comune di Verona, affinché le proprie opere venissero raccolte ed esposte in una Galleria in modo che, egli scrisse: “... la luce dall’alto le illumini tutte senza risparmio… Luce luce luce, dunque, tanta luce”.
L’esposizione, allestita alla Casa di Giulietta dal 1° dicembre 2012 al 19 maggio 2013, affronta oggi un tema specifico della ricerca di Dall'Oca Bianca, partendo dalle considerazioni che lo stesso artista espresse nel suo testamento, compilato un anno prima della sua scomparsa:
La luce intesa come epifania, apparizione, svelamento dell’arte attraverso lo sguardo che va a posarsi sull’universo femminile indagato a tutto tondo: a partire dai nudi inediti - fatti restaurare per l’occasione - passando per le figure tipicamente popolari, descrizioni della vita cittadina quotidiana e dei suoi affetti – fioraie, balie tentate dagli spasimanti, signore borghesi a passeggio.
La luce intesa come epifania, apparizione, svelamento dell’arte attraverso lo sguardo che va a posarsi sull’universo femminile indagato a tutto tondo: a partire dai nudi inediti - fatti restaurare per l’occasione - passando per le figure tipicamente popolari, descrizioni della vita cittadina quotidiana e dei suoi affetti – fioraie, balie tentate dagli spasimanti, signore borghesi a passeggio.
Il percorso si completa con i ritratti più tardivi, a cavallo dei due secoli scorsi, legati ai temi del simbolismo italiano ed europeo: in essi si fondono una tecnica divisionista alla Previati, uno “spregiudicato” uso di materiale fotografico di supporto ai fini di una rappresentazione di modelle in cui l’erotismo “ammorbato” della decadente femme fatale si alterna ad una sensualità candida e fresca della giovinezza e delle sue virtù.
La pelle della pittura - l’universo femminile nell’opera di Angelo Dall’Oca Bianca – titolo della mostra – intende narrare della “carne”: di quella offerta dal corpo di una donna nuda, ma anche di quella ricercata dall’artista nelle pieghe della pittura, così come nelle tracce di una vita che si deposita lentamente nelle immagini.
Un panorama completo del ’femminino’ in Dall’Oca Bianca, che evidenzia i vari momenti di un’esperienza artistica talora controversa, ma forse, nel riferimento ad una ricerca che privilegiò volutamente aspetti di ‘superficie’, sia stilistica e sia di contenuti, più contemporanea che mai.
La mostra presenta circa trenta lavori dell’artista suddivisi in quattro sezioni tematiche.
La mostra presenta circa trenta lavori dell’artista suddivisi in quattro sezioni tematiche.
Costo del bigletto intero €6 anziani €4,50
orario apertura fino alle 19,30
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