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mercoledì 11 settembre 2019

15/09/2019 ESCURSIONE

 
 

Risultati immagini per foto di santanna d'alfaedo

Percorso di trekking leggero tra boschi, cave e antiche contrade della Lessinia occidentale




Descrizione itinerario

I dintorni del paese di Sant'Anna d'Alfaedo offrono numerosi spunti per belle passeggiate ed escursioni che richiedono un certo impegno, ma che ripagano i camminatori con peculiarità uniche, che possono essere osservate solo nella parte più occidentale della Lessinia. Uno di questi percorsi parte dalla piazza del paese, dominata dalla grande chiesa parrocchiale; seguendo per alcune centinaia di metri la strada per Fosse, si devia a sinistra seguendo le indicazioni per San Giovanni in Loffa; subito si lasciano le auto della strada provinciale, solcando la dorsale del monte Loffa con vista ampia verso i Corni d'Aquilio e Mozzo e il Monte Baldo.
Terminato il tratto di dorsale si risale sulla sommità del Loffa, dove si trova l'antica chiesa romanica di San Giovanni, in ottimo stato di conservazione e affiancata da una recente casa per ferie e un monumento ai caduti; dalla chiesa si segue a sud lo stradello sterrato che, affiancando il bosco, permette di perdere progressivamente quota fino a raggiungere altre cave di lastame. Senza tornare sulla provinciale si continua lungo la strada sterrata che serpeggia tra le cave fino a raggiungere un tratto ampio pavimentato in cemento; è qui che a sinistra parte un ripido tratto di sentiero che, seguendolo, ci permette di arrivare in breve alla contrada di Sottosengia, splendida località dove l'arte della lavorazione della pietra ha dato il meglio di sé.
Lasciata la panoramica contrada si scende nel fondo della valle lungo uno stradello sterrato, per poi risalire il versante opposto fino a Zivelongo, ampia contrada anch'essa interamente in pietra, caratterizzata da edifici di pregio come una bella chiesetta all'ingresso dell'abitato. Da qui si prosegue in salita lungo la dorsale, superando alcuni tratti che, durante i mesi estivi, possono dare qualche problema se non adeguatamente ripuliti da spine e arbusti. Il tratto termina sulla via asfaltata per località Gravazzo, che non raggiungiamo deviando a destra per Cona e Pontarola, per poi risalire rapidamente verso Sant'Anna, nostro punto di partenza.
Informazioni tecniche

Difficoltà: itinerario escursionistico con dislivello medio che si sviluppa tra strade sterrate, asfaltate e sentieri, non presentando difficoltà tecniche.
Percorribilità: a piedi 
Lunghezza: 10,50 km
Tempo di percorrenza medio: 3:30 ore
Sviluppo verticale: 350m
Tappe dell'itinerario: Sant'Anna d'Alfaedo (940m) – San Giovanni in Loffa (1035m) – Sottosengia (810m) – Zivelongo (725m) – Cona (870m) – Sant'Anna d'Alfaedo (940m).
Ritrovo parcheggio di fronte al Famila, in via Ca di Cozzi alle ore 9,15, partenza 9,30
Pranzo al sacco
E' consigliato un abbigliamento da trekking adeguato a una temperatura massima di 19-20 gradi
Possibilità di visitare il forte Tesoro, solo esternamente

Avvertenza importante! La partecipazione all'attività è libera e gratuita ed è effettuata con la collaborazione di tutti i partecipanti aderenti, i quali costituiscono un gruppo autogestito e sollevano perciò  i promotori da ogni responsabilità per qualsiasi inconveniente possa verificarsi durante l'escursione e/o i trasferimenti. Il loro intervento si limita all'aggregazione su un programma comune.
Chi propone la gita non è ne accompagnatore ne guida
I partecipanti sono tenuti a leggere attentamente il programma e a valutare le difficoltà dell'escursione.
In caso dovessero verificarsi degli inconvenienti non previsti al momento della programmazione, verranno risolti in collaborazione nel migliore dei modi.
 Non è necessaria nessuna iscrizione, basta trovarsi nel luogo dell'appuntamento all'ora indicata.
 Il punto di ritrovo viene pubblicato dopo aver consultate le previsioni meteo 2 giorni prima della gita
  Il programma può subire delle variazioni,per condizioni meteo avverse o altro, che verranno concordate, secondo le esigenze.
E' consigliato avere un abbigliamento adeguato all'escursionismo, e alla temperatura, calzature da trekking  alte alla caviglia Portare sempre una bottiglia d'acqua, e tutto ciò che può agevolare la buona riuscita della gita, e non creare disagi al gruppo
 Chi si presenterà con calzature non adeguate non sarà accettato a partecipare all'escursione
Le gite sono particolarmente adatte a chi desidera un'andatura tranquilla, e vuole godersi la giornata senza l'assillo dell'ora.
Il rientro è previsto per le ore 18 alle macchine
Coloro che hanno o presumono di avere esigenze diverse di orario, devono usare mezzi propri, e essere autonomi per il rientro
E' consigliato di partecipare alla spesa della benzina, in particolar modo per gli spostamenti più lunghi
Se entro le ore 20 del giorno prima della gita non sono pubblicate variazioni il programma viene rispettato in tutti i dettagli 
Per eventuali chiarimenti contattare il 3483921029 

 


 
La facciata frontale
Nella zona dei Lessini nel comune di S.Anna di Alfaedo in provincia di Verona.
I lavori ebbero inizio nel 1906. 

Armamento principale:
Sei cannoni da 149 sotto cupola corazzata girevole.
Armamento secondario:
Quattro mitragliatrici in torretta corazzata a scomparsa.
Disegno del forte e sezione
Cenni storici:
Opera facente parte della Fortezza di Verona, settore sinistra Adige. La zona è tuttora considerata Zona Militare pur non essendo più presidiata. Alcuni anni orsono la copertura dell’opera e le varie parti balconate sono state ricoperte da lastre di granito ricavate dalla zona. Tale intervento è stato motivato dalla infiltrazioni d’acqua che penetravano all’interno della struttura. Tuttavia, questa manomissione, non ha pregiudicato moltissimo l’estetica generale dell’opera. La  mancanza di manutenzione sta cominciando a farsi notare ed esiste il rischio di un veloce degrado di tutta la struttura se non verrà adibita ad altro uso.
La caponiera frontale
 
Notizie sull'opera:
Fortificazione considerata moderna, dell’ultima serie che pur tenendo conto della aumentata potenza di fuoco è ancora legato ai canoni estetici tradizionali, di cui ricalca gli stili. Era ancora presente una leggera ricerca estetica ed architettonica. L’opera si sviluppa su di un piano terra e altri due piani sempre fuori terra. Un fossato proteggeva il frontale dell’opera, mentre un terrapieno riparava il banco delle cupole. Appena varcato il cancello dell’opera si trova una caponiera che sporge dalla costruzione e che proteggeva l’accesso al fossato stesso. Alla destra del fossato si trova l’ingresso ad una galleria blindata per fucileria che avvolgeva parte della zona circostante l’opera. Il campo d’azione delle feritoie era a sud-est verso la Valpantena.
Dal primo piano partivano i corridoi d’accesso a tre cupole a scomparsa per mitragliatrice. L’accesso alla quarta cupola a scomparsa era al secondo piano nella parte destra del corridoio della batteria. Praticamente tutti i locali di questo piano erano adibiti a deposito proiettili e quelli posti sotto alle cupole avevano il soffitto con due altezze diverse. Tutti i soffitti erano a volta. I piani dell’opera erano collegati tramite delle scale laterali molto strette, mentre dei montacarichi favorivano l’ascesa dei proiettili che venivano poi portati verso le cupole da carrelli su rotaia. Lungo la strada d’accesso all’opera, si trovano due ampie casermette - laboratorio su due piani. Di fronte ad esse erano state create due postazioni antiaeree per cannoni.
Poco sotto al forte esiste una galleria che porta dapprima a due locali adibiti a deposito polvere e successivamente ad una lunga galleria che conduce direttamente all’interno dell’opera. 

Vie d'accesso all'opera:
Dalla città di Verona si prende la direzione della Valpolicella - Negrar. Giunti a Negrar si procede verso S.Anna di Alfaedo e qualche chilometro prima di giungervi, si scorge in alto frontalmente il forte. Si gira sulla destra e subito si trovano i cartelli indicanti Zona Militare.  Oltre il primo cancello inizia la strada d’accesso all’opera, che dopo qualche tornante conduce dapprima alle caserme - laboratorio e poi al forte vero e proprio.

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