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mercoledì 9 ottobre 2019

13/10/2019 ESCURSIONE




Escursione da Albisano a Pai passando dal ponte tibetano
Il sentiero detto "sentiero di mezzo"è il n. 40,poi si collega con il n. 41, poi il n. 39 fino a Crero,dopo il ponte il sentiero n.38 fino a Pai
Il percorso di ritorno sarà sullo stesso tracciato
E' un percorso facile quasi pianeggiante, lungo circa 11 km,
 con un tempo di percorrenza di circa 4 ore, escluse le soste
Chi ha problemi di vertigini,potrà fermarsi a Crero.
Chi vorrà camminare di meno potrà aspettarci a Crero, dove
 è prevista la pausa pranzo, per le ore 13 circa
Il pranzo potrà essere al sacco o alla trattoria panoramica di Crero
Per mangiare in trattoria occorre la prenotazione al n. 0456290654
Il meteo prevede,sole - poco nuvoloso, con temperatura massima di 20 gradi
Ritrovo al parcheggio in via Ca di Cozzi (di fronte al Famila) alle ore 9,15 partenza alle ore 9,30
itinerario in auto: Affi, Costermano,Castion, Albisano,
 parcheggeremo dopo il paese
Avvertenza importante! La partecipazione all'attività è libera e gratuita ed è effettuata con la collaborazione di tutti i partecipanti aderenti, i quali costituiscono un gruppo autogestito e sollevano perciò  i promotori da ogni responsabilità per qualsiasi inconveniente possa verificarsi durante l'escursione e/o i trasferimenti. Il loro intervento si limita all'aggregazione su un programma comune.
Chi propone la gita non è ne accompagnatore ne guida
I partecipanti sono tenuti a leggere attentamente il programma e a valutare le difficoltà dell'escursione.
In caso dovessero verificarsi degli inconvenienti non previsti al momento della programmazione, verranno risolti in collaborazione nel migliore dei modi.
 Non è necessaria nessuna iscrizione, basta trovarsi nel luogo dell'appuntamento all'ora indicata.
****** Il punto di ritrovo viene pubblicato dopo aver consultate le previsioni meteo 2 giorni prima della gita
  Il programma può subire delle variazioni,per condizioni meteo avverse o altro, che verranno concordate, secondo le esigenze.
E' consigliato avere un abbigliamento adeguato all'escursionismo, e alla temperatura, calzature da trekking  alte alla caviglia Portare sempre una bottiglia d'acqua, e tutto ciò che può agevolare la buona riuscita della gita, e non creare disagi al gruppo
 Chi si presenterà con calzature non adeguate non sarà accettato a partecipare all'escursione
Le gite sono particolarmente adatte a chi desidera un'andatura tranquilla, e vuole godersi la giornata senza l'assillo dell'ora.
Il rientro è previsto per le ore 17 alle macchine
Coloro che hanno o presumono di avere esigenze diverse di orario, devono usare mezzi propri, e essere autonomi per il rientro
E' consigliato di partecipare alla spesa della benzina, in particolar modo per gli spostamenti più lunghi
Se entro le ore 20 del giorno prima della gita non sono pubblicate variazioni il programma viene rispettato in tutti i dettagli 
Per eventuali chiarimenti contattare il 3483921029

TORRI DEL BENACO Tre ponti tibetani per «sorvolare» le valli dove scorrono torrenti, barriere che bloccano morfologicamente il passaggio sui sentieri che collegano il monte Baldo al lago di Garda e alla Val d’Adige. Il primo è stato inaugurato ieri mattina nel Comune di Torri del Benàco. Gli altri due sono previsti a Brentino Belluno, dove sarà pronto per la primavera prossima collocato sotto il santuario Madonna della Corona, e a Costermano, nella Valle dei Mulini, sebbene debba ancora affrontare la fase progettuale che, però, ha già avuto tutte le autorizzazioni necessarie. Tre passerelle in acciaio a picco sui canaloni che dividono il territorio della dorsale montuosa.



Sospesi sui boschi
Il ponte tibetano di Torri collega le località di Crero e di Pai. Il sentiero, che prosegue nel bosco con pendenze impervie porta in breve tempo a San Zeno di Montagna e ad Albisano. Prima, per superare la valle, bisognava ridiscendere fino alla riva del lago e risalire la montagna. Si chiama «senter de mes», sentiero di mezzo, un tracciato a mezza collina, con panorama mozzafiato sul Garda e i suoi oliveti, costeggiati da antiche mulattiere, che parte da Garda e arriva a Malcesine. Un percorso in zone boschive ma non per tutti, che si può affrontare solo con piedi allenati. Per arrivare al nuovo ponte tibetano di Torri, si può arrivare a località Crero in auto, e proseguire poi a piedi in direzione nord sul sentiero Cai 39. Provenendo da Pai si deve prendere, invece, il sentiero Cai 38, sul percorso «Via per la casetta». Il tutto rientra nel «progetto a regia per il turismo sportivo del Baldo-Garda», messo a bando dal Gal Baldo-Lessinia con un fondo di 1,5 milioni. Il bando è stato vinto dall’Unione Montana del Baldo-Garda, che si accolla l’incarico di creare la cartellonistica univoca e la comunicazione con mappe ed app. Partecipa al progetto a regia anche la regione Veneto, che ha stanziato i primi 150 mila euro per il ponte di Torri, la cui spesa totale di 280 mila euro è stata coperta dal Comune con altri 130 mila euro.



La struttura
Il ponte è lungo 34 metri e largo 1,5, sospeso ad un’altezza di 54 metri. Il ponte tibetano che sorgerà a Brentino Belluno, invece, sarà lungo 42 metri, ed andrà ad attraversare il «Vajo dell’Orsa», situato sotto il santuario Madonna della Corona, anch’esso sospeso tra terra e cielo in Val d’Adige, dove sotto corre il torrente che scende da Ferrara di Monte Baldo. Ma quello di Costermano sarà il ponte tibetano più lungo d’Italia: 350 metri a picco sulla Valle di Mulini verso Garda. Si collegherà alla parete ovest della valle Strova, dove sotto scorre il torrente Tesina. Un’opera che costerà dai 3 ai 5 milioni. Presenti all’inaugurazione del «primo» ponte tibetano del tris di assi messi sul tavolo dal progetto turistico sportivo - come orgogliosamente ha sottolineato il sindaco di Torri Stefano Nicotra - una decina di primi cittadini e altrettanti assessori dei Comuni del Baldo-Garda interessati al progetto. Con loro anche l’assessore alle infrastrutture del Veneto Elisa De Berti e il vicepresidente del Consiglio Veneto, Massimo Giorgetti, il presidente del Gal Stefano Anselmi e il presidente dell’Unione montana Maurizio Castellni, anche sindaco di San Zeno di montagna, Comune strettamente correlato al ponte tibetano di Crero. Infatti spiega: «Il ponte evita un percorso in montagna di un’ora e mezza, quindi, è davvero fantastico».
Panorama unico
E fantastico è anche il panorama sul lago che si può godere dalla passerella in acciaio che non ha oscillazioni. Nicotra ha sottolineato la partecipazione di tutti gli enti al progetto: «Un lavoro di squadra, iniziato con la giunta del nostro precedente mandato e messo a regime dal nostro dirigente tecnico Cristiano Pastorello. Ma si è potuto realizzare anche grazie alla disponibilità dei privati, Rita Consolini e Agostino Danese («Ago e Rita», a Pai, ndr), che hanno ceduto i terreni per i passaggi del sentiero. «E’ un ponte simbolo – ha concluso Anselmi – che avvicina la montagna al lago e viceversa ci lancia verso il Baldo».
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